Torneo di Pasqua U14 Big Beng - Pallavolo Ferrara

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Torneo di Pasqua U14 Big Beng


Care Monelle e Cari Monelli,
vernissage d’eccellenza in quel di Rovigo per il torneo Beng … o almeno così sembrava …
Càpito nel pomeriggio della prima giornata insieme al dirigente anziano alla palestra di Borsea dopo una visita a quella di via Tintoretto (l’indirizzo sulla locandina era cannato, ma poco male).
L’attesa dell’apertura della palestra è serena, ma non immediata. Conosciamo l’arbitro che scalcia poiché le tre partite previste per il pomeriggio ci porteranno ad una semi-maratona pallavolistica ed il ritardo dell’organizzazione non ci aiuta.
Ricordo che la mattina avevamo archiviato la prima con un felice 2 a zero per noi.
Continuano a scorrere inesorabili decine di minuti e l’arbitro sancisce: “ se ‘na vergogna … faremo note Dio caro!”.
L’arbitro appare di quelli tosti, tanto meglio, sicuramente sarà di quelli a cui non scapperà nulla!
Mai pensiero fu più infausto!
La partita è con quelli di Trento che però hanno la peculiarità di giocare a palla rilanciata o meglio trattenuta …
Il loro alzatore, poi da tutti riconosciuto come Capitan Ventosa, tutte le volte che imposta l’azione fagocita la palla ad altezza del petto e distribuisce poi con ovvia maestria professionale alla compagna che ci martella senza pietà.
Dopo le prime clamorose trattenute, il Ghira, che fa Ghirardello di cognome eqqquindi si sente a casa sua, comincia ad imbizzarrirsi di suo e nonostante di base sia persona corretta ed educata, ad ogni trattenuta, inizia una sequela di commenti guardando l’arbitro con occhi a pallozza!
A questo punto il pubblico lo segue e pure l’anziano nostro panchinaro gli fa eco come faraona da cortile alla vista di faina affamata.
Insomma dopo un po’ anche l’arbitro interviene rispondendo e la partita si trasforma nel pollaio di mia nonna Corinna da Baura.
L’arbitro: “ se fisccio tuto non se zòga più! … dovrìa fiscciàr anco le dòpie de le tò putée …!”
Il Ghira, pur mantenendo il petto girato verso l’arbitro, ruota la testa verso la nostra panchina modello L’Esorcista, guardandoci sconcertato e di rimando in ferrarese schietto: “Ti fìsccia tùt, che po’ a fèn i cont …”
Capite bene care sorelle che l’ambiente si surriscalda e ci si guarda l’un l’altra come poastre pronte per el brodeto de Nadal … inutile dire che dalla panchina avversaria nessun gesto di sportività … ci mancherebbe, dove è il problema?!
Ve la faccio corta, perdiamo 2 a 1 e bona lè !
Con il Lendinara è andata zero a due per loro … nulla da ridire.
Il giorno dopo 2 a zero per noi la prima e zero a due con Bergamo la seconda … nulla da ridire.
In tutta onestà, il bilancio finale, con un po’ più di fortuna, invece che relegarci al sesto posto, ce la saremmo potuta giocare tranquillamente per il terzo e quarto … forse la coppettina del nonno l’avremo pure catturata … con un po’ di fortuna, invece “solo” cioccolata.
Poco male, ci siamo comportate bene anche se sulla tenuta psico-fisica dobbiamo ancora lavorare; ci siamo potute godere pure la finale dove, come pronosticato, l’organizzatore (con merito) ha gagnato la coppa del primo.
Ultima nota di colore: l’allenatore della Big Beng, tale Nembo Kid, dovrebbe pure lui fare un bagno di normalità … abbiamo tutte visto “ il Po’ pieno ed il  Po’ vuoto … “ … gioire vistosamente ed esageratamente per gli errori avversari, ti fa risultare simpatico come erpes dove dico io oltre a fornire pessimo esempio di sportività.
Passo e chiudo.
Pennina di Falco.