La notizia ha scosso tutti i tifosi e gli appassionati di calcio: Boulaye Dia ha contratto la malaria. Emergono novità sul rientro in campo
Una notizia inattesa ha scosso l’ambiente calcistico: Boulaye Dia, attaccante della Lazio, ha contratto la malaria durante un soggiorno in Senegal. La comunicazione è arrivata direttamente dalla Federcalcio senegalese, che ha annunciato il ritiro di Dia dalla partita contro il Burkina Faso.
“Boulaye Dia ha avuto un attacco di malaria il giorno della partenza per Bamako, motivo per cui è rimasto a Dakar per continuare le cure”, si legge nel comunicato ufficiale. Un duro colpo per il tecnico Marco Baroni, che dovrà rinunciare a una pedina importante in un momento decisivo della stagione. L’infezione, contratta probabilmente tramite una puntura di zanzara infetta, comporta una serie di sintomi debilitanti che potrebbero tenere il giocatore lontano dai campi per diverse settimane.
Secondo quanto riportato da LaLazio.com, il professor Massimo Ciccozzi, epidemiologo e docente presso l’Università Campus Biomedico, ha fornito dettagli sulle implicazioni di questa malattia. “La malaria non è paragonabile a un’influenza. È un’infezione seria che può causare febbre alta, mal di testa, nausea e, nei casi più gravi, complicanze come edemi polmonari o insufficienze renali,” spiega l’esperto.
La diagnosi precisa dipende dal ceppo di malaria contratto, ma il più temuto è il Plasmodium falciparum, noto per la sua aggressività. Ciccozzi sottolinea anche che chi contrae la malaria sviluppa una certa immunità, ma solo contro il tipo specifico di parassita che ha causato l’infezione.
I tempi di recupero per Boulaye Dia
La questione che interessa maggiormente lo staff della Lazio, i tifosi e anche gli appassionati di Fantacalcio riguarda i tempi di recupero del giocatore. Come precisa il professor Ciccozzi, Dia dovrà evitare qualsiasi attività fisica durante la fase acuta della malattia. “Non deve allenarsi mentre ha febbre o nei primi 7-15 giorni. Deve restare a riposo per evitare di peggiorare la situazione e limitare il rischio di complicanze,” ha dichiarato l’esperto.
Un ritorno affrettato potrebbe aumentare il rischio di infortuni muscolari. Studi recenti dimostrano che chi si allena intensamente durante un’infezione ha probabilità più elevate di subire lesioni non da contatto. “La stanchezza e la sudorazione, sintomi tipici della malaria, possono aggravare il quadro clinico se non si rispettano i tempi di recupero,” ha aggiunto Ciccozzi.
Se Boulaye Dia seguirà scrupolosamente le indicazioni mediche, il suo rientro agli allenamenti potrebbe avvenire in un paio di settimane, ma tutto dipenderà dalla sua risposta alle cure e dalle condizioni fisiche generali. Ci sarebbe poi però da recuperare la condizione fisica ideale dopo tanti giorni completamente fermo, quindi è presumibile che rivedremo l’attaccante senegalese in campo a fine anno o più probabilmente con l’inizio dell’anno nuovo. La speranza è che il riposo e le terapie possano restituire presto Dia al pieno della forma, pronto a tornare protagonista sul terreno di gioco.